domenica 7 giugno 2009

Un solo mondo tra le nostre mani
































Quasi tutte le domeniche vado a messa con mia mamma, ma la messa di oggi mi ha particolarmente colpito.

La piccola chiesetta della Madonna del frassino, santuario abbastanza conosciuto che si trova a pochi passi da casa mia, è meta di numerosi pellegrinaggi in ogni periodo dell'anno.

Stamattina era piena di colori, di musica, di sorrisi perchè a visitarla c'era un grande gruppo di fedeli appartenente ad una Comunità Internazionale, provenienti in particolare dal sud est asiatico.

Ho contato almeno cinque lingue nelle quali è stata pronunciata almeno qualche parola durante la liturgia: italiano ovviamente, spagnolo, filippino, inglese e anche latino.

A prescindere da discorsi religiosi, è stata secondo me una ottima occasione per riflettere su come, infondo, siamo tutti cittadini di un solo mondo, in questo caso uniti dalla stessa fede. E' stata una occasione per riflettere su come sarebbe bello un mondo come quello che era rappresentato in quella chiesa, dove persone provenienti da luoghi lontanissimi del mondo, con culture, idiomi, tradizioni diverse pregavano insieme, rivolgendosi allo stesso Dio.

Certe volte mi sembra quasi di essere considerata una pazza da chi mi circonda. Sicuramente c'è chi non condivide il mio modo di considerare determinate questioni, c'è chi preferisce restare chiuso in se stesso, murare la propria mente e pensare che sia giusto così. Io però ho ancora voglia di credere nei miei ideali.
Di sicuro è una utopia immaginare un mondo dove si riconosca la bellezza di essere diversi e nello stesso tempo si coltivino relazioni che vanno oltre i confini dei diversi Paesi, con rispetto e con curiosità reciproci, ma è forse un po' meno difficile cercare di realizzare ciò nella nostra vita quotidiana.
Io ho voglia di vivere così, con queste idee.
Non ho la presunzione di voler convincere gli altri che sia giusto, nè tanto meno a condividere i miei pensieri e le mie azioni, vorrei soltanto, però, che nessuno impedisse a me di credere...